Caso Leonka Raccolta fondi L’Anpi aderisce
Lo sgombero sembra sempre piĂą vicino, ma il Leoncavallo prova a resistere, in attesa di capire se riuscirĂ ad ottenere una nuova sede dal Comune. Il centro sociale di via Watteau ha aperto una raccolta fondi, anzi una " Cassa di resistenza " per il suo "diritto ad esistere", dopo che è stato fissato al 9 settembre lo sfratto dallo spazio occupato abusivamente nel 1994, un immobile di proprietĂ della famiglia Cabassi. Negli ultimi mesi si sono registrati dei passaggi che hanno causato un’accelerazione sul futuro del Leonka. Sì, perchĂ© per il mancato sgombero dell’area il ministero dell’Interno è stato condannato a pagare tre milioni di euro alla proprietĂ , l’immobiliare Orologio della famiglia Cabassi. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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“Se arriva un terremoto 6,9 in quelle zone forse reggerebbero solo un quarto degli edifici, ammesso che reggano. (...) In caso di terremoto magari il Ponte rimarrebbe in piedi, ma unirebbe due aree piene di morti” Spiega a Fanpage.it Mario Tozzi, geologo del Vai su Facebook
Caso Leonka. Raccolta fondi. L’Anpi aderisce; Il Leoncavallo sarà sfrattato tra 20 giorni. Parte la raccolta fondi per salvare il centro sociale; Giorni contati, il Leonka raccoglie fondi per resistere.
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Raccolta fondi del Leoncavallo per 'resistere', aderisce l'Anpi - Il Leoncavallo ha aperto una raccolta fondi, anzi una 'cassa di resistenza' per il suo "diritto ad esistere" dopo che è stato fissato al 9 settembre lo sfratto dello storico centro sociale di Milano d ... Come scrive msn.com