Un detenuto calabrese si è murato in cella da 3 anni e rifiuta di uscire | il caso a Torino

Si è murato vivo nel piccolo carcere che si è costruito dentro il carcere. Con la carta stagnola ha ricoperto ogni centimetro delle pareti e della finestra della cella e passa le ore immerso in una oscurità quasi assoluta. L’unico spiraglio di luce è quello che filtra dalla feritoia del blindo, che viene lasciato socchiuso per permettergli di accedere al corridoio: ma non succede mai. E’ la. 🔗 Leggi su Feedpress.me

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detenuto calabrese 232 muratoTorino, detenuto di 73 anni vive auto-murato nella sua cella: la denuncia dei Radicali. “Mai visto prima, disumano” - murato nella propria cella, ricoperta in ogni centimetro – compresa la finestra e l’esterno della porta blindata – da carta stagnola sigillata con la colla. Si legge su ilfattoquotidiano.it

detenuto calabrese 232 muratoDetenuto calabrese “murato” da tre anni nella sua cella a Torino. Blengino: «Condizione indegna, disumana e degradante» - A denunciare quello che accade nella casa circondariale è Filippo Blengino, segretario nazionale di Radicali Italiani: "Esce solo in occasione di Tso, il suo evidente stato psichiatrico è del tutto in ... quicosenza.it scrive

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