Disperatamente Van Gogh L’artista del male di vivere
In La Montagna a Saint-Remy di Vincent Van Gogh la montagna c'è, ma diventa un gioco della mente del pittore. Van Gogh non guarda la realtĂ , sente che dentro la realtĂ c'è un cortocircuito di forme, che sono le forme che lui ha dentro di sĂ©. La natura è il teatro dei suoi pensieri, e non può avere niente di naturalistico, niente di reale, niente di fisico: è una natura come proiezione di uno stato d'animo. Questo è l'Espressionismo: far sentire che la natura, gli oggetti animati e inanimati sono veicoli di emozioni, come accade nel cielo rosso e azzurro del celebre Urlo di Munch, dove la strada e il cielo sono la proiezione dell'angoscia del personaggio che urla in primo piano. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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