Pippo Baudo? Al nostro primo incontro lo vidi in mutande Dall’ultimo messaggio ho capito che non stava bene | il ricordo di Carlo Conti
C’è il professionista, il “regista in scena” che ha inventato la grammatica della televisione moderna. E poi c’è l’uomo, l’amico, quello degli “abbraccioni quasi paterni”. Nel giorno del cordoglio per la scomparsa di Pippo Baudo, il ricordo di Carlo Conti, affidato a una lunga e commossa intervista al Corriere della Sera, unisce questi due piani, restituendo il ritratto di un legame profondo, fatto di stima, affetto e gratitudine. “Chi lavora in tv, per forza di cose, ha un po’ di Pippo Baudo nel dna “, esordisce Conti. “Era il nostro faro, e per me lo è stato fin da ragazzetto, quando cominciavo a fare le serate in Toscana”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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Tanti i cittadini in fila da questa mattina per l’ultimo saluto a #PippoBaudo, scomparso due giorni fa a 89 anni. La camera ardente al Teatro delle... Vai su Facebook
Aperta la camera ardente di Pippo Baudo https://ilfaroonline.it/2025/08/18/aperta-la-camera-ardente-di-pippo-baudo/615759/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter… #news #notizie #cronaca Vai su X
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Carlo Conti e l'ultimo messaggio a Pippo Baudo: "Era giugno, lì avevo capito". Poi l'aneddoto sull'incontro "in mutande" - Non è un caso, infatti, che ognuno abbia un aneddoto, un ricordo particolare legato al conduttore che ha fatto la stor ... Riporta today.it
“Pippo Baudo? Al nostro primo incontro lo vidi in mutande. Dall’ultimo messaggio ho capito che non stava bene”: il ricordo di Carlo Conti - “Era il nostro faro, e per me lo è stato fin da ragazzetto, quando cominciavo a fare le serate in Toscana”. Scrive ilfattoquotidiano.it