Angiolina Marchese e l’arte come rivoluzione morale
di Francesco Marrapodi In un’epoca di rumore sterile e immagini vuote, c’è chi ha scelto di rispondere attraverso l’arte. Non l’ arte che consola, ma che interroga. Non l’arte fine a se stessa, ma l’arte che muove il mondo, che infiamna gli animali, che trasforma. Questa è la via di Angiolina Marchese: curatrice, organizzatrice culturale, pittrice. Visionaria e instancabile, ha fatto dell’arte una forma di militanza poetica e della curatela un atto di resistenza morale. Nata a Diamante, nel cuore pulsante della Calabria, terra di contrasti e ferite, Marchese ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. 🔗 Leggi su Gbt-magazine.com
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