Isolato denigrato e oltraggiato Gli anni del declino di Casanova
I l profilo del cavaliere di Seingalt lo ritrovi dappertutto sui manifesti, il suo nome campeggia sulle insegne di locali, negozi, hotel. Eppure, nella sua esperienza di vita in Boemia, tredici anni nella biblioteca del castello del conte Josef Karel ValdÅ¡tejn (Joseph Karl Emmanuel Waldstein), non gli vennero risparmiate amarezze e persino penose umiliazioni. Lui era Giacomo Casanova, più mito oggi che nel XVIII secolo attraversato sempre sopra le righe, epoca in cui ebbe il tempo di vedere, oltre al proprio decadimento fisico anche il crollo del gran mondo al quale ambiva appartenere. Dopo un anno di intensi e impegnativi lavori di restauro curati dall’ingegner Bedrich Hrabovsky, il castello di Duchcov ha riaperto ieri l’ala che dal 1785 al 1798 fu l’ultimo teatro della vita di Casanova, celebrato nel tricentenario della nascita con tutti gli onori che come bibliotecario del conte non gli vennero mai tributati. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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