Dietro il caro ombrelloni si nasconde la crisi della democrazia balneare

«Tutti ar mare, tutti ar mare, a mostrà le chiappe chiare», cantava in romanesco Gabriella Ferri negli Anni 70, esortando il popolo vacanziero a godere del mare, del sole, della musica in piena libertà. La nudità da spiaggia si riassumeva nelle inglesi “4 S”, e cioè sea, sun, sand, sex (mare, sole, sabbia, sesso), l’essenza della democrazia balneare. Che ha preso forma quando un tipo nuovo di umanità ha iniziato ad affollare lidi e riviere nazionali. All’inizio era un turismo festoso, ma discreto: aveva ancora addosso la guerra. Sapore di sale di Gino Paoli e Stessa spiaggia, stesso mare cantata da Mina erano la colonna sonora di un’epoca irripetibile nella sua splendida semplicità. 🔗 Leggi su Lettera43.it

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Salento, il boom è finito? Il caroprezzi svuota i lidi: “Troppi 95 euro per lettino e ombrellone”; Il caro-vacanze non risparmia la Liguria: cibo e ombrelloni sempre più costosi. I ristoratori: «Ci adeguiamo al turismo che cambia; Strage di Bologna, la commemorazione del 2 agosto 1980. Mattarella: «Strategia eversiva neofascista», Bolognesi: «Meloni la finisca di fare la vittima».

Spiagge semi vuote, colpa del caro ombrellone? - Unomattina Estate - 12/08/2025 - In collegamento con gli esperti, un viaggio tra stabilimenti e ombrelloni per capire cosa si nasconde dietro al caro spiagge e all'aumento dei prezzi ... Lo riporta msn.com