Discutere se Anas al-Sharif meritasse di essere ucciso o no è una deriva offensiva pericolosa e razzista

Anas al-Sharif, ragazzo palestinese e giornalista, aveva 28 anni. Era sposato e aveva due figli: Sham e Salah. Era uno dei principali corrispondenti di Al Jazeera, portando avanti il giornalismo come atto di verità e resistenza. L’11 agosto 2025, al-Sharif e altri quattro colleghi – Mohammed Qreiqeh, Ibrahim Zaher, Mohammed al-Khaldi, Moamen Aliwa – più il loro autista Mohammed Noufal – sono stati assassinati insieme in un attacco deliberato da Israele contro una tenda che ospitava giornalisti nei pressi dell’ospedale Al-Shifa. L’ennesimo tentativo israeliano, statunitense ed europeo di eliminare le voci palestinesi. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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Gaza, uccisi giornalisti Al Jazeera, anche Anas al-Sharif: “Colpito volontariamente”. Idf: “Era un terrorista” - L’emittente televisiva Al Jazeera ha dichiarato che il suo corrispondente Anas al-Sharif è stato ucciso nella città di Gaza.

Gaza, morti 5 tra reporter e cameraman di Al Jazeera dopo raid Idf su ospedale Al-Shifa, tra di loro il giornalista Anas al-Sharif - L’emittente ha definito l’azione un “assassinio mirato” e “l’ennesimo attacco palese e premeditato alla libertà di stampa”.

Raid israeliano a Gaza uccide 5 giornalisti di Al Jazeera: morto il reporter 28enne Anas Al-Sharif - Due reporte di al Jazeera e tre cameraman sono stati colpiti dall'esercito israliano nella Striscia di Gaza: nel raid di ieri sono morte in tutto sette persone.

Discutere se Anas al-Sharif meritasse di essere ucciso o no è una deriva offensiva, pericolosa e razzista.

Giornalista ucciso nel raid a Gaza, Anas al-Sharif si sentiva minacciato e aveva scritto testamento: le parole - Sharif di Al Jazeera è stato ucciso a Gaza da un drone israeliano. Secondo virgilio.it