I giovani ridotti a servi della gleba e i soloni che ancora pontificano sulla loro fannullaggine

Con un occhio al calendario e l’altro ai media, ci stavamo già domandando come mai non fosse ancora scattata l’immancabile polemica di stagione sui giovani che d’estate non hanno voglia di lavorare. E già ci illudevamo che il motivo fosse il superamento del problema, in un modo o nell’altro; o perché i datori di lavoro, albergatori, ristoratori e balneari, avevano finalmente afferrato il difficile concetto che, se vogliono che qualcuno lavori per loro, non possono pagarlo con due pomodori e un peperone; oppure perché, viste le diserzioni dei turisti un po’ dappertutto, quest’estate non c’è tutto quel bisogno di manodopera. 🔗 Leggi su Lettera43.it

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