Demenza anche i gatti possono svilupparla | lo studio che apre nuove strade per le cure
Una nuova ricerca condotta dall'Università di Edimburgo ha rivelato che i gatti possono sviluppare forme di demenza simili a quelle umane, offrendo un potenziale modello naturale per lo studio e il trattamento del morbo di Alzheimer. Gli scienziati hanno analizzato i cervelli di 25 gatti deceduti che, durante la vita, avevano mostrato sintomi riconducibili alla demenza: confusione, disturbi del sonno e un aumento delle vocalizzazioni. Gli esami post-mortem hanno evidenziato un accumulo di beta-amiloide, una proteina tossica considerata una delle caratteristiche principali dell'Alzheimer. Le immagini al microscopio hanno mostrato la presenza di beta-amiloide all'interno delle sinapsi, le connessioni tra cellule cerebrali, suggerendo una diminuzione della capacità cognitiva simile a quella osservata nei pazienti umani affetti da Alzheimer. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Demenza, anche i gatti possono svilupparla: lo studio che apre nuove strade per le cure; La compagnia di cani e gatti ferma il declino cognitivo negli over 50. Lo studio svizzero; Ecco come i gatti ci stanno aiutando a studiare il declino cognitivo umano.
Demenza, anche i gatti possono svilupparla: lo studio che apre nuove strade per le cure - Uno studio dell’Università di Edimburgo ha scoperto che i gatti possono sviluppare forme di demenza simili all’Alzheimer umano, con accumuli di beta- Lo riporta msn.com
Rischio demenza: dieta, sport e… videogames! Qual è la giusta combinazione per prevenirlo - I ricercatori americani hanno proposto una nuova "ricetta" per prevenire il declino cognitivo: ecco come scongiurare il rischio demenza. Riporta gazzetta.it