Il maestro del Quarto Cammino e l’arte di restare presenti | dalla ricerca interiore di Gurdjieff all’eco nelle parole e nella musica di Franco Battiato

“Ricorda te stesso sempre e ovunque.” — G.I. Gurdjieff C’era un uomo che non voleva discepoli, ma svegli. Non vendeva veritĂ , non prometteva paradisi, non chiedeva fedeltĂ . Pretendeva solo una cosa: che tu fossi presente. Georges Ivanovi? Gurdjieff arrivava come una tempesta gentile: scuoteva le certezze, toglieva i veli, costringeva a guardarsi dentro senza sconti. Nato tra il 1866 e il 1877 nella regione caucasica di Alessandropoli (oggi Gyumri, in Armenia), figlio di un cantastorie greco-armeno e di una madre armena, crebbe tra lingue e leggende che parlavano di mondi invisibili. Da giovane, una domanda lo ossessionava: perchĂ© l’essere umano dimentica chi è? Per cercare la risposta, viaggiò per decenni attraverso l’Asia Centrale, il Tibet, l’Egitto, la Turchia, l’India. 🔗 Leggi su Lortica.it

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© Lortica.it - Il maestro del “Quarto Cammino” e l’arte di restare presenti: dalla ricerca interiore di Gurdjieff all’eco nelle parole e nella musica di Franco Battiato

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