Il catalogo perduto e la memoria Così rinacque dopo lo scempio
di Maurizio Sessa La Grande Bellezza umiliata e offesa da 11 mesi di occupazione militare tedesca cominciò lentamente a risplendere. La memoria non poteva, non doveva andare distrutta, nemmeno dall’implacabile furia devastratrice della guerra. L’11 agosto 1945, a un anno dalla Liberazione, in occasione del suo primo anniversario, in palazzo Strozzi si inaugurò la Mostra della distrutta. Quello stesso giorno Ferruccio Parri, presidente del Consiglio, conferì a la medaglia d’oro per la lotta di resistenza al nazifascismo. Un catalogo pubblicato su carta grezza illustrava l’esposizione sulle ferite inferte alla Città di Lorenzo il Magnifico. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Il dolore del lutto mostra che l’oggetto perduto è ancora presente, che è un’ombra che aderisce alla nostra vita. È uno dei paradossi più sensibili dell’esperienza del lutto: l’oggetto amato non c’è più; è morto, sparito, scomparso, ma la sua assenza è la forma pi Vai su Facebook
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