Caravan la recensione | fuggire per ritrovarsi
A volte capita che i film si muovano come fiumi sotterranei, senza cercare lo strappo immediato nĂ© la pirotecnia visiva. Preferiscono insinuarsi lentamente, goccia dopo goccia, finchĂ© non ti accorgi che sei immerso fino al collo in un’atmosfera che è viaggio esteriore e migrazione interiore al tempo stesso. Caravan di Zuzana Kirchnerová ha la capacitĂ di farlo. Un film che si apre con il passo lento e silenzioso di un percorso fisico, un itinerario dall’Emilia-Romagna fino alla Calabria, ma che in realtà è soprattutto un attraversamento emotivo, un pellegrinaggio nei territori della maternitĂ , della libertĂ e di quel desiderio che non chiede il permesso per esistere. 🔗 Leggi su Screenworld.it
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Caravan, la recensione: fuggire per ritrovarsi.