Addio app e siti di dating anche la Gen Z sceglie le agenzie matrimoniali

Nell’epoca delle app, di Tinder, dei messaggi in direct, di una socialità tutta trasferita sui social, pensavamo che le agenzie matrimoniali per trovare l’anima gemella e sposarla fossero ruderi del passato ormai destinati solo al mondo dei ricordi del tempo che fu. E invece, poche sere fa, abbiamo assistito alla anteprima della commedia romantica hollywoodiana Material love (distribuita in Italia da Eagle pictures, uscirà in sala il prossimo 4 settembre, mentre a livello internazionale ha già incassato oltre 62 milioni di dollari), ambientata ai giorni nostri a New York, in cui la protagonista, una emancipatissima Dakota Johnson, lavora proprio in una agenzia matrimoniale e si occupa di accoppiare uomini (c’è pure Pedro Pascal) e donne applicando parametri molto basici e terra terra: altezza, reddito, calvizie o capelli folti (le qualità cercate in un uomo), età e peso (i numeri che fanno la differenza in una donna: «Ti ho chiesto una donna giovane, me ne hai proposta una di 29 anni. 🔗 Leggi su Lettera43.it

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