Patate sì ma non fritte | lo studio che rovina il comfort food più amato
Un recente studio pubblicato sulla rivista medica BMJ ha riacceso il dibattito scientifico sul legame tra consumo di patate e diabete di tipo 2. La ricerca, che ha monitorato oltre 205.000 adulti americani per quasi quattro decenni e i dati sono inequivocabili: consumare tre porzioni settimanali di patatine fritte aumenta del 20% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Ma, ed ecco la chiave dello studio, le stesse quantità di patate bollite, al forno o purè non sembrano associarsi alla malattia. La distinzione non è casuale. Durante la frittura, le patate assorbono oli ricchi di grassi saturi e trans, trasformandosi in vere e proprie bombe caloriche. 🔗 Leggi su Cultweb.it
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Patate sì, ma non fritte: lo studio che rovina il comfort food più amato.
Patate sì, ma non fritte: lo studio che rovina il comfort food più amato - Durante la frittura, le patate assorbono oli ricchi di grassi saturi e trans, trasformandosi in vere e proprie bombe caloriche. Secondo msn.com
Patate fritte, la ricetta perfetta secondo la scienza - Uno studio lega un consumo di tre volte a settimana con un rischio aumentato di ammalarsi di diabete 2 del 20%. Si legge su repubblica.it