Come cambieranno le nostre città nei prossimi venticinque anni
Quando, alla metà di ottobre del 1910, l’architetto e urbanista francese Eugene Henard si rivolse al Royal Institute of British Architects di Londra per discutere «l’influenza che il progresso della scienza e dell’industria moderne può esercitare sulla pianificazione, e in particolare sull’aspetto, delle città del futuro», il suo discorso fu dapprima bollato come utopico e solo in seguito riconosciuto come una pietra miliare che anticipava i progressi tecnologici degli anni successivi, come il trasporto aereo, le condutture per gas, elettricità, acqua potabile e le linee telefoniche. Ben prima di lui però, nel Quinto secolo a. 🔗 Leggi su Tpi.it
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Essere fuori sede significa imparare a fare tutto da soli. Ma anche capire che non si è mai davvero soli. Chiara è arrivata a Pisa da un’altra città. Tra libri, bici e lezioni, sta costruendo la sua nuova quotidianità. Fatta di piccoli gesti, nuove abitudini, scoperte. Pis Vai su Facebook
Conto alla rovescia per il quarto Festival Digitale Popolare: svelato il manifesto firmato da Sergio Algozzino; Maestri del Paesaggio: i Nuovi ecosistemi urbani che cambieranno il volto di Piazza Vecchia; Nuova giunta comunale, Sorgonà: Mentre loro scambiano le poltrone i giovani cambiano città.