San Carlo Manfredi avanti su tre fronti
Tempo di lettura: 2 minuti Tre i fronti su cui si muove l’azione del presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, Gaetano Manfredi, contro la nomina di Fulvio Adamo Macciardi alla guida del Massimo napoletano, decisa ieri sera dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli: l’impugnazione della delibera dei tre consiglieri davanti al giudice civile; il ricorso al Tar contro il decreto di nomina e la non convocazione del Consiglio di indirizzo della Fondazione come richiesto. Per prima cosa, secondo quanto si apprende, Manfredi impugnerà nelle prossime ore la deliberazione dei tre consiglieri di designazione di Macciardi presso il giudice civile del Tribunale di Napoli, in attesa della notifica del decreto di nomina, al momento non ancora giunto agli uffici del San Carlo. 🔗 Leggi su Anteprima24.it
© Anteprima24.it - San Carlo, Manfredi avanti su tre fronti
In questa notizia si parla di: carlo - manfredi - avanti - fronti
Passerini Landi, giornata di studi in ricordo di Carlo Emanuele Manfredi - Sabato 24 maggio alla Biblioteca Comunale Passerini-Landi, si terrà una giornata di studi in ricordo di Carlo Emanuele Manfredi.
Manfredi, nessuna decisione su sovrintendente San Carlo - Stamattina non si è svolto il previsto Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo. È stato sconvocato per impegni istituzionali del presidente Manfredi, chiamato a Roma per la Cabina di regia su Bagnoli.
San Carlo, Manfredi pronto a impugnare un’eventuale nomina - Tempo di lettura: < 1 minuto Il sindaco di Napoli e presidente del Consiglio di indirizzo del Teatro San Carlo, Gaetano Manfredi, sarebbe pronto a impugnare un eventuale decreto di nomina del prossimo soprintendente del Massimo partenopeo da parte del ministero della Cultura se fosse accolta la designazione avvenuta ieri e la cui validità è disconosciuta dallo stesso Manfredi.
San Carlo, Manfredi avanti su tre fronti. Giudice civile, Tar e nessuna convocazione del Cdi #ANSA Vai su X
Carlo Ratti la Milano di dieci anni fa la ricorda bene: «Era smarrita, cupa, in crisi d’identità. All’epoca il modello era la Torino del dopo-2006». Poi è arrivato Expo, ed è cambiato tutto. «Ha segnato una svolta. E ora, alle porte, ci sono le Olimpiadi invernali. Mila Vai su Facebook