Trump vuole riscrivere la realtà a suo favore ma la mossa non sta pagando

Da quando è tornato alla Casa Bianca, Donald Trump sta spingendo ogni giorno più in là i limiti delle prerogative presidenziali. Attacca il potere legislativo e quello giudiziario, punta il dito contro nemici veri o immaginari, cerca di riscrivere la realtà per il suo tornaconto. Dal suo secondo insediamento ha messo nel mirino (l’elenco non è esaustivo) migranti, giornalisti, direttori di istituzioni culturali, scienziati, rettori e dipendenti federali. Essenzialmente, chiunque non la pensi come lui, anche se supportato dai numeri. L’ultima vittima è stata Erika McEntarfer, responsabile dell’Ufficio di statistica del lavoro, licenziata all’indomani di un report che segnalava una brusca frenata dell’ occupazione a luglio e accusata di aver manipolato i dati per metterlo in cattiva luce. 🔗 Leggi su Lettera43.it

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Anche il suo amico Trump se ne è reso conto: Putin non vuole la pace, non l’ha mai voluta. Per anni ci hanno raccontato, anche in Italia, che “Putin vuole solo difendersi”, che “è l’Occidente che provoca”, la realtà continua a parlare chiaro: bombe su civili, ospe Vai su Facebook

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