Lascio il Niger e riabituo gli occhi ai ‘bianchi’ In aeroporto confesso qual è il mio esplosivo
Lo stacco dal ritorno in patria definitivo, dopo 14 anni di permanenza, si sente giusto all’ingresso dell’aeroporto internazionale Diori Hamani, primo presidente della Repubblica del Niger. Gli addetti al controllo doganale osservano con qualche commento i regali ricevuti prima di partire e ordinati nella valigia. Si impilano i quadretti con la forma e la bandiera del Paese con le croci di assai note di Agadez, inframezzate da magliette, stoffe locali, portamonete e cinture in cuoio per chiudere con monili per la famiglia e amici. Passate le formalità rimane un tempo di attesa prima dell’imbarco che si riempie di ricordi e letture degli scritti di saluto e di addio di amici e conoscenti. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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