Michele Sindona il banchiere di Patti e il caffè avvelenato come Pisciotta | l’uomo che legò la mafia allo Ior

Michele Sindona era un uomo di intelligenza particolare, dicevano gli amici. Figlio di una Sicilia bella e tormentata, prese il caffè sbagliato come Gaspare Pisciotta, il 22 marzo del 1986 a Voghera. E per quel caffè al cianuro, si disse nel tempo, evitò di aprire bocca sui più grandi scandali degli anni settanta e ottanta. Anche se per la giustizia italiana non lo uccise nessuno. Un altro banchiere di Dio. Nato a Patti in provincia di Messina il 1920, Sindona era figlio di un fioraio. Per mantenersi agli studi dovette lavorare ma si laureò brillantemente in legge a soli 22 anni. Si legò immediatamente agli americani dopo lo sbarco facendo contrabbando e guadagnando i primi soldi. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia; Riina, quegli anni nel carcere di Padova con l'incubo del caffè al cianuro; La storia di Michele Sindona, il banchiere morto per un caffè al cianuro.

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