Michail Bulgakov in Russia lo imbavagliano anche da morto

Ancora una volta censurato. Probabilmente il primo a non essersene stupito sarebbe stato proprio lui, Michail Bulgakov, che per tutta la vita, non lunghissima ma certo intensissima (è nato a Kiev nel 1891 ed è morto a Mosca nel 1940), ha accumulato il non invidiabile record di persecuzioni, censure, boicottaggi per via delle sue opere. Lo è stato ai tempi di Lenin e poi di Stalin, lo è oggi ai tempi di Putin. Del resto, i suoi testi possiedono la qualità rara di infastidire seriamente il potere, il pensiero unico e dominante, lo schematismo e la mediocrità. Accade così che il film ispirato al capolavoro di Bulgakov, il monumentale Il Maestro e Margherita - uscito postumo dopo lunghi travagli - firmato dal regista Michael Lockshin e ora giunto anche in Italia, abbia affrontato problemi di censura, in Russia a causa dei temi politici e della satira sul potere sovietico che si è trasformata in satira sul potere russo odierno. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

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“Cuore di cane” di Michail Bulgakov, i 100 anni di un romanzo scomodo; Il maestro e Margherita esce in Italia, 5 curiosità sul film di Michail Lokshin; Bulgakov e lo spirito libero ucraino su cui si allunga l'ombra di Putin.

Nuova traduzione per Diavolìade di Michail Bulgakov - Nuova traduzione corale della novella di Michail Bulgakov, con la curatela di Paolo Nori. Da fantasymagazine.it

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