Mafia tornati liberi tre boss di Cosa nostra Tra loro Rosario Lo Bue erede di Totò Riina che voleva assassinare Angelino Alfano
Sono liberi dopo aver scontato la loro pena tre fra i principali boss mafiosi di Cosa nostra, o meglio di quella che è nota come «la nuova Cupola». Calogero Lo Piccolo, Giovanni Sirchia e Rosario Lo Bue sono tornati ciascuno nel proprio territorio di competenza, forse pronti a riprendere in mano le redini di quei mandamenti e di quelle famiglie che fino a una decina di anni fa erano sotto il loro controllo. I primi due giovani rampolli fautori della riorganizzazione mafiosa dopo Totò Riina, il terzo braccio destro del Capo dei capi e poi suo successore come capomafia di Corleone. L’Antimafia è in allerta, aspettando che il reintegro dei tre nel reticolo mafioso scateni un’onda d’urto con possibili conseguenze sugli equilibri di potere. 🔗 Leggi su Open.online
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Milano, primi anni ‘70. Elio Lanzani , 21 anni, condannato per rapina a mano armata. Sette anni in carcere da innocente. A scagionarlo? Un testimone inatteso, Renato Vallanzasca, boss della mala. Ne parlano Laura Allevi e Lorenzo Viviani in questa nuova p Vai su Facebook
Mafia, tornati liberi tre boss di Cosa nostra. Tra loro Rosario Lo Bue, erede di Totò Riina che voleva assassinare Angelino Alfano; Palermo, tornano liberi tre capimafia: Calogero Lo Piccolo, Giovanni Sirchia e Rosario Lo Bue; Non solo Patrizia Messina Denaro, tornano liberi altri tre capimafia. Ecco chi sono.
Mafia, tornati liberi tre boss di Cosa nostra. Tra loro Rosario Lo Bue, erede di Totò Riina che voleva assassinare Angelino Alfano - Sono liberi dopo aver scontato la loro pena tre fra i principali boss mafiosi di Cosa nostra, o meglio di quella che è nota come «la nuova Cupola». Lo riporta msn.com