Gaetano Bresci l’uomo che partì dall’America e tornò per uccidere un re
La sera del 29 luglio 1900, mentre la città di Monza celebrava una festa sportiva, echeggiarono quattro colpi di pistola che cambiarono la storia d’Italia. Il Re Umberto I di Savoia cadde mortalmente ferito nella sua carrozza, colpito dalla vendetta di un tessitore anarchico di nome Gaetano Bresci. Ma chi era quest’uomo e cosa lo spinse a compiere un gesto così estremo? Gaetano Bresci nacque il 10 novembre 1869 a Coiano, frazione di Prato, in una famiglia di contadini non indigente. Sin da adolescente iniziò a lavorare in un’azienda tessile, dove entrò in contatto con le idee anarchiche. A soli 15 anni entrò a far parte di un circolo anarchico pratese, attirato dagli ideali di giustizia sociale che animavano il movimento operaio dell’epoca. 🔗 Leggi su Cultweb.it
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#AccaddeOggo | #29luglio 1900 A Monza l’anarchico Gaetano Bresci uccide Umberto I di Savoia, accusandolo di essere responsabile delle repressioni di fine secolo, come quella di Bava Beccaris a Milano. Il regicidio scuote l’Italia e apre una lunga scia di in Vai su Facebook