Aggrediti all’autogrill perché ebrei | Credevo l’Italia fosse tollerante La condanna bipartisan La Russa | Grave episodio di antisemitismo

“Mio figlio non smetteva di piangere, eravamo entrambi sotto choc. Non pensavo che accadesse a me e soprattutto in Italia che credevo un Paese tollerante, dove sentirsi al sicuro”. A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è il 52enne francese di origini ebree aggredito nella stazione di servizio a Lainate, nel Milanese, al grido di “ Free Palestine ” da alcune persone presenti all’autogrill mentre era con suo figlio di 6 anni. Parte di quanto accaduto è stato ripreso con lo smartphone dallo stesso turista ( qui il video ): si vedono alcuni avventori inveire contro i due, che in quel momento indossavano la kippah: “Andate a casa vostra, assassini ”, “Palestina libera”, sono alcune delle urla che si sentono nel video. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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© Ilfattoquotidiano.it - Aggrediti all’autogrill perché ebrei: “Credevo l’Italia fosse tollerante”. La condanna bipartisan, La Russa: “Grave episodio di antisemitismo”

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Luca Carboni: «Bologna, che felicità la Coppa Italia! Anche se non ci credevo…Tifavo Savoldi, ho sempre seguito tutto. Che passione la città, questo siamo noi» - Luca Carboni, cantautore e tifoso del Bologna, ha voluto commentare così la Coppa Italia dei rossoblu Tra i tanti tifosi felici per la conquista della Coppa Italia da parte del Bologna, c’è il cantautore Luca Carboni.

Elie, aggredito a Lainate perché ebreo: “Credevo che in Italia fossi al sicuro” - La violenza subìta da una famiglia ebrea in un’area di sosta a Lainate, alle porte di Milano, riporta in primo piano il tema della riemersione dell'antisemitismo in Europa.

Elie, aggredito in autogrill a Lainate perché ebreo: “Credevo di essere al sicuro in Italia” - La violenza subìta da una famiglia ebrea in un’area di sosta a Lainate, alle porte di Milano, riporta in primo piano il tema della riemersione dell'antisemitismo in Europa.

Aggrediti all’autogrill perché ebrei: “Credevo l’Italia fosse tollerante”; Elie, aggredito a Lainate perché ebreo: “Credevo che in Italia fossi al sicuro”; Elie, picchiato a Lainate: «Io, preso a calci davanti a mio figlio perché ebreo. Ha pianto per ore. In Italia mi sentivo al sicuro».

credevo italia tollerante aggreditiElie, aggredito perché ebreo a Lainate: "Credevo che in Italia fossi al sicuro. I poliziotti minimizzavano" - Il racconto del francese al Corriere: "Non pensavo che accadesse a me e soprattutto in Italia che credevo un Paese tollerante, dove sentirsi al ... Si legge su huffingtonpost.it

credevo italia tollerante aggreditiElie, aggredito a Lainate perché ebreo: “Credevo che in Italia fossi al sicuro” - Noi e i nostri partner archiviamo e/o accediamo a informazioni su un dispositivo. Secondo ilfoglio.it

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