Strumento al servizio dell’anima o prigione dello spirito? Un festival filosofico
Il nostro corpo è quello che piĂą ci dĂ da pensare. Sembra un paradosso, per il fatto che abitualmente il corpo è annoverato tra i fenomeni materiali e si fa “sentire” da noi attraverso gli istinti e i bisogni, le emozioni e le passioni. Insomma qualcosa che proviamo dalle nostre viscere, un’esperienza immediata, non riflessa, altra rispetto alle nostre facoltĂ spirituali. Insomma il corpo sarebbe la componente “animale” che diventa umana solo se accompagnata e integrata dalla razionalitĂ . Ma si tratta di una divisione di piani e di compiti che sebbene non errata rischia di non vedere la stoffa propria dell’esperienza degli esseri umani, in cui accade una stupefacente ma in gran parte ancora enigmatica unitĂ del corpo e dell’anima, per usare il termine piĂą gravido di storia tra quelli contrapposti al corpo. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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