Indossò la maglia Auschwitzland a Predappio Assolta di nuovo Selene Ticchi perché il fatto non sussiste
«Assolta perché il fatto non sussiste». Questa la sentenza ormai definitiva, su Selene Ticchi che nel 2018 aveva indossato una maglia nera con la scritta bianca «Auschwitzland» durante una commemorazione a Predappio. Sulla maglia, con caratteri che richiamavano la scritta Disneyland, appariva una cinta muraria simile a quella dell’ex campo di sterminio di Auschwitz. «Contenta due volte». A dare notizia dell’assoluzione è il Corriere della Sera. Ticchi non ha fatto quindi «propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, l’istigazione a commettere o commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi». 🔗 Leggi su Open.online
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A Predappio indossò la maglietta «Auschwitzland», assolta Selene Ticchi: «Il fatto non sussiste»; A processo per ‘Auschwitzland’, Ticchi assolta: “Il fatto non sussiste”; Indossò la maglietta Auschwitzland al corteo di Predappio: la Cassazione annulla l’assoluzione.
A Predappio indossò la maglietta «Auschwitzland», assolta Selene Ticchi: «Il fatto non sussiste» - Per la seconda volta il tribunale si è espresso a favore dell'imputata esponente della Rete dei Patrioti. Come scrive msn.com
"Il fatto non sussiste". Assolta Selene Ticchi per la maglietta "Auschwitzland" - Era già stata assolta (ma con un capo di imputazione diverso) ... Scrive msn.com