È morto Augusto Romano psicoanalista junghiano e caro amico di matita
Da bambino sognavo di avere, come il mio amato Charlie Brown, un amico di matita (il timido eroe di Schulz non è in grado di maneggiare la penna senza impiastricciarsi d’inchiostro). Solo l’anno scorso ho coronato il mio sogno, inaugurando una corrispondenza con lo psicoanalista junghiano Augusto Romano. Incantato da un suo libro di fine anni Ottanta, Madre di morte, mi sono precipitato a leggere tutto ciò che aveva pubblicato, e non contento dell’opera omnia ho provato a estorcergli, per via epistolare, anche le pagine che non aveva scritto ancora. Da allora, con cadenza pigra e irregolare, abbiamo parlato – mi ha parlato – di tantissime cose: del suo Jung e del suo Schubert, della sua Torino e della sua Cogne, dei suoi scrittori più cari come Rezzori e Trollope, della misteriosa perennità degli archetipi e della moda cinematografica dei supereroi. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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È morto Augusto Romano, psicoanalista junghiano e caro amico di matita; Augusto Romano: “La psicanalisi? È fuori moda perché legittima la sofferenza”; Scritture psicoanalitiche, scritture letterarie | Nicole Janigro.
È morto Augusto Romano, psicoanalista junghiano e caro amico di matita - Rimasi incantato da un suo libro di fine anni Ottanta, "Madri di morte", e da lì provai a estorcergli per via epistolare anche le pagine che ancora non aveva scritto. Secondo ilfoglio.it
Augusto Romano è morto: grande psicanalista, fu il primo junghiano a Torino - Classe 1934, aveva iniziato in un’agenzia pubblicitaria per poi appassionarsi di psicologia. Segnala torino.repubblica.it