Melfi 1990 | Il sacrificio del Brigadiere Antonio Cezza simbolo di coraggio e legalità

Sono passati 35 anni dal giorno in cui il Brigadiere Antonio Cezza, allora appena 26enne, perse la vita per difendere la sicurezza dei cittadini. Era il 17 luglio 1990 quando, pur essendo libero dal servizio, intervenne insieme ad altri militari per sedare una violenta rissa scoppiata nella villa comunale di Melfi. Il giovane carabiniere, di origini salentine ma cresciuto a Trani, affrontò con coraggio un noto malvivente armato di fucile, venendo colpito da diversi colpi d’arma da fuoco. Morì cinque giorni dopo nell’ospedale di Potenza. Il suo gesto eroico – affrontare a mani nude un criminale armato pur di garantire l’ordine pubblico – gli è valso la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria. 🔗 Leggi su Laprimapagina.it

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Trani ricorda il Brigadiere Antonio Cezza, eroe dell’Arma caduto per fermare una rissa; A Melfi ricordato il sacrificio del brigadiere Antonio Cezza; A Melfi l'Arma ricorda il brigadiere Cezza.

A Melfi ricordato il sacrificio del brigadiere Antonio Cezza - A 34 anni dalla morte, il brigadiere dei Carabinieri Antonio Cezza è stato ricordato a Melfi (Potenza), nella villa comunale - Come scrive ansa.it

A Melfi ricordato il brigadiere Cezza a 33 anni dalla morte - Una solenne commemorazione si è svolta oggi, a Melfi (Potenza), nella villa comunale, per ricordare - Segnala ansa.it

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