La fragilità giovanile è la prima guerra che l’Occidente deve vincere per ricostruire il futuro
Siamo talmente ‘presi’ dalle guerre intorno a noi che non ci rendiamo conto di perdere quella più grande, dentro casa. Quella che vede coinvolti i nostri figli e la loro capacità di stare al mondo. Una “fragilità giovanile”, o “depressione giovanile di massa” (Massimo Recalcati), o “Debilitazione giovanile di massa” (J.Heidt), che secondo molti rischia di rendere la generazione dei ventenni inadatta a tutto- al lavoro, alle sfide di cui dovranno essere responsabili, a diventare classe dirigente. Un approfondimento recente sul tema nasce all’interno di un “think tank” del Terzo Settore, Leader4Future, che riunisce i direttori generali delle principali organizzazioni, coordinato dal sottoscritto e da Diego Battistessa (Ricercatore dell’Università Carlos III Madird), con il supporto di Social Change School. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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La fragilità giovanile è la prima guerra che l’Occidente deve vincere per ricostruire il futuro; Nei giovani la speranza è fragile: bisogna ascoltarli e valorizzarli; Il 9 aprile è la prima giornata nazionale dell'ascolto dei minori.