Non c’è pace per il Bangladesh
Sembrava che il Bangladesh, grazie alle proteste innescate un anno fa da un gruppo di coraggiosi studenti desiderosi di ottenere maggiore giustizia sociale, stesse per incamminarsi verso un sistema politico democratico. Un sistema distante anni luce da quello gestito per ben 15 anni dalla premier Sheikh Hasina, più volte accusata di corruzione e violazione dei diritti umani, e per questo finita nel mirino di masse inferocite. Il neonato governo ad interim guidato dal premio Nobel per la pace Muhammad Yunus, – sulla carta un profilo perfetto per annunciare la transizione democratica – ha però presto tradito le illusioni popolari (e mediatiche). 🔗 Leggi su It.insideover.com
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Il Nobel per la Pace idolo progressista avvicina il Bangladesh a Pechino e jihadisti - Dopo le rivolte del 2024, il nuovo premier Muhammad Yunus sta rafforzando i legami con Cina e Pakistan.
Nuovi orizzonti La trasformazione silenziosa del Bangladesh, tra microcredito e politiche pubbliche.
Landini alla marcia di Bologna: “Lotta per la pace e rivolta sociale ... - BOLOGNA – Come si conciliano una marcia per la pace e la rivolta sociale invocata dal segretario della Cgil Maurizio Landini, che è stato per questo attaccato dal governo? Riporta bologna.repubblica.it
Bangladesh, il Nobel per la pace a capo del governo - Yunus ha accettato il ruolo ad interim dopo la fuga in India del primo ministro Hasina. Scrive ilgiornale.it