Memorie di una schiava
"Può darsi che mi assuma troppe responsabilitĂ tentando di scrivere queste pagine. Il mondo probabilmente dirĂ che è così, e sono consapevole delle mie mancanze. Non sono intelligente, nĂ© istruita o talentuosa. Non avevo un briciolo di quella prontezza e vivacitĂ che sono tanto ammirate nei bambini, ma piuttosto un modo discreto e silenzioso di osservare le cose e gli eventi, e il desiderio di comprenderli meglio di quanto riuscissi a fare”: sono le prime parole di Hannah Crafts, pseudonimo di Hannah Bond, in quello che è considerato il primo romanzo scritto da una donna afroamericana.  Giovane donna e schiava, cresciuta in una piantagione della Carolina del nord a metĂ Ottocento, Crafts ha lasciato una preziosa testimonianza che vede la luce in Italia per la prima volta in (Edizioni Clichy). 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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