La fine di Stefano Giovannone l’agente Maestro Il racconto di Vento

Un addio silenzioso La sera del 17 luglio 1985, quaranta anni fa, in un appartamento anonimo di Roma, si spense uno degli uomini piĂą enigmatici e influenti dell’intelligence italiana: Stefano Giovannone, colonnello dei carabinieri, capocentro del Sid e poi del Sismi a Beirut. Da mesi era ai domiciliari nella propria residenza di via Pineta Sacchetti, col corpo segnato da una malattia implacabile. Nessun colpo di scena quindi, nessuna mano omicida: fu il tumore a scrivere il suo epilogo, mentre attorno a lui infuriavano tempeste giudiziarie e segreti di Stato che avrebbero stregato qualunque giallista. 🔗 Leggi su Formiche.net

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© Formiche.net - La fine di Stefano Giovannone, l’agente “Maestro”. Il racconto di Vento

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La strage di Bologna e le granitiche certezze; C’è una pista araba per la strage alla stazione di Bologna?; Caso Moro, un mese prima di via Faniun documento anticipava rapimento.

«Togliere il segreto al dossier del Lawrence d’Arabia italiano» - A redigere quei rapporti fu Stefano Giovannone, leggendario e controverso agente segreto del Sid e del Sismi in grado - Come scrive corriere.it

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