Il potere nascosto della cortesia

Scrive Marco Aurelio nelle sue “Meditazioni”: «La gentilezza è invincibile, a condizione che sia genuina, non simulata o ipocrita. Perché cosa può fare contro di essa un uomo maleducato? Se ti colpisce, e tu non gli rendi il colpo, o se ti dice qualcosa di offensivo, e tu non gli rispondi, che cosa ha ottenuto?». L’imperatore filosofo che regnò su Roma tra il 161 e il 180 d.C., anno della sua morte, considerava la gentilezza «la delizia più grande dell’umanità», sottolineando il suo valore intrinseco per il benessere individuale e collettivo. Per lui, la gentilezza non era solo un tratto di personalità desiderabile, ma anche una forza potente capace di superare l’ostilità e l’aggressività. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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