Il greenwashing è un problema da affrontare ora E la designer Wendy Ward lo combatte rispedendolo al mittente
Il greenwashing 232 rappresenta un inganno che non possiamo più tollerare, e la designer britannica Wendy Ward lo sfida con coraggio. Attraverso la campagna #TakeItBack, invia capi deteriorati ai brand, invitando tutti a riflettere sul ruolo politico dell’armadio. È ora di riappropriarci del nostro potere di scelta e di trasformare il modo in cui consumiamo moda. Un passo concreto verso un futuro più etico e consapevole.
L'attivista e designer britannica sta facendo discutere per la sua campagna #TakeItBack, in cui invia (e invita chiunque a farlo) ai brand i loro capi d'abbigliamento deteriorati dopo pochissimo utilizzo: un punto di partenza per riflettere su come trasformare l’armadio in uno spazio politico. 🔗 Leggi su Vanityfair.it
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Orsola de Castro: “Il greenwashing è un linguaggio di marketing che nega la conoscenza”; Il Parlamento Europeo si è deciso ad affrontare il problema fast fashion; Il deserto di Atacama in Cile sta diventato un’enorme discarica di abiti usati fast fashion.
Il greenwashing è un problema da affrontare ora. E la designer Wendy Ward lo combatte «rispedendolo al mittente» - L'attivista e designer britannica sta facendo discutere per la sua campagna #TakeItBack, in cui invia (e invita chiunque a farlo) ai brand i loro capi d'abbigliamento deteriorati dopo pochissimo utili ... Da vanityfair.it
Greenwashing: cos’è, come individuarlo e cosa fare per fermarlo - Pertanto, i problemi ambientali rimangono gli stessi o peggiorano, poiché il greenwashing spesso indirizza erroneamente i consumatori – ben intenzionati – sulla strada sbagliata. Secondo leonardo.it