Il clan Lamendola-Cantanna voleva intimidire non solo i rivali ma l' ambiente sociale
Il clan Lamendola-Cantanna, radicato a San Vito dei Normanni, si distingue per un’intimidazione sistematica non solo verso i rivali, ma anche contro l’intero tessuto sociale. Un regime di paura che mira a controllare ogni aspetto della comunità, tutelando interessi economici e bloccando qualsiasi potenziale minaccia alla sua egemonia. Questa strategia inquietante mette in discussione la sicurezza e la libertà di un’intera cittadina, evidenziando l’urgenza di interventi decisi e concreti.
SAN VITO DEI NORMANNI - Il clan Lamendola-Cantanna, organico alla Scu, avrebbe imposto "un regime della intimidazione rivolto agli abitanti del dominio del clan (soprattutto di coloro che possono ritornare 'utili' economicamente o che possono svolgere attività potenzialmente concorrenziali a. 🔗 Leggi su Brindisireport.it
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Il clan Lamendola-Cantanna voleva intimidire non solo i rivali, ma l'ambiente sociale; Condanne per 270 anni complessivi al clan Lamendola-Cantanna; Traffico di stupefacenti, pestaggi e tentati omicidi: così il nipote del boss della Scu voleva imporsi a Brindisi.
Condanne per 270 anni complessivi al clan Lamendola-Cantanna - Cantanna Uno dei condannati, Pancrazio Carrino, minacciò di morte due magistrate di Lecce sotto scorta ... Si legge su rainews.it
Scu, 270 anni ad affiliati del clan Lamendola-Cantanna. Tra loro ... - MSN - Tra loro Pancrazio Carrino: ha minacciato due magistrate proviene da Quinto Potere. Segnala msn.com