Due coltelli Pasolini e il prete di periferia
Pasolini – e sono passati cinquant’anni – ci ricorda quanto la perdita dei valori e le fragilità sociali possano alimentare la spirale della violenza tra i giovani. Due storie milanesi, due giorni di cronaca nera che scuotono le coscienze, rivelando un quadro complesso di adolescenza difficile e di un mondo che sembra perdere i cardini dell’etica. È il momento di riflettere e agire.
Due quattordicenni, uno armato di coltello, rubano uno zaino in treno e poi minacciano una donna fino all’arrivo della polizia. Altri due ragazzi, di sedici anni, accoltellano un giovane fino quasi a ucciderlo per prendere un borsello. Due storie milanesi in due giorni, ma tante altre le precedono, tutte uguali e tutte diverse: ragazzini che scambiano la violenza per coraggio, il furto per astuzia. Pasolini – e sono passati cinquant’anni – parlava di un’era di consumismo in cui “dei giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e insieme dell’irraggiungibilità dei modelli proposti loro . 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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Due coltelli, Pasolini e il prete di periferia.
Coltelli, preti uccisi e migranti. Cosa c'è dietro queste storie - E quei parroci dei poveri, uccisi dagli immigrati che aiutavano Le due cronache sono così simili che viene la pelle d ... Secondo ilgiornale.it
Pasolini e le periferie oggi, verso i 100 anni dalla nascita del poeta - Nel nome di Pier Paolo Pasolini che nelle sue opere la periferia l’ha raccontata come nessun altro. Da repubblica.it