Albanese reagisce alle sanzioni USA | Segno di colpa non di forza
Francesca Albanese, relatrice ONU sui diritti umani nei Territori Palestinesi, si erge con fermezza contro le recenti sanzioni degli Stati Uniti, definendole un segno di colpa più che di forza. La sua risposta decisa dimostra come il coraggio possa sfidare le pressioni internazionali, ribadendo il diritto di parlare e agire senza compromessi. Albanese si prepara a continuare la sua battaglia per la giustizia, indipendentemente da chi le si oppone.
La relatrice ONU sui Territori Palestinesi Francesca Albanese risponde con fermezza: “Non mi faranno tacere”. Francesca Albanese, relatrice ONU per i diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati, ha risposto duramente alle sanzioni imposte dagli USA l’11 luglio. Marco Rubio le aveva definite come conseguenza dei suoi “illegittimi e vergognosi sforzi” verso la Corte Penale Internazionale contro Stati Uniti e Israele. In risposta, Albanese ha dichiarato: “Il potente che punisce chi parla per i più deboli dimostra colpa, non forza”. Ha affermato, inoltre, che le sanzioni rappresentano una forma di “intimidazione mafiosa” nei suoi confronti?. 🔗 Leggi su Puntomagazine.it
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Israele-Hamas, Rubio contro Francesca Albanese: “Sanzioni sulla relatrice Onu” - In un clima di tensione internazionale sempre più acceso, le recenti sanzioni statunitensi contro Francesca Albanese, relatrice ONU per i Territori Palestinesi, segnano un nuovo capitolo di fronteggiamento tra diplomazia e geopolitica.
Albanese reagisce alle sanzioni USA: “Segno di colpa, non di forza”.