Lasciato 9 giorni in barella la replica | Hanno chiesto i familiari di tenerlo ricoverato
Dopo sette lunghi giorni di ricovero e una battaglia tra le esigenze mediche e i desideri della famiglia, la richiesta di mantenere il paziente in ospedale si fa sempre più insistente. Pesaro si trova di fronte a un dilemma che mette in discussione le modalità di cura e le priorità del sistema sanitario. La vicenda solleva un importante spunto di riflessione: quanto deve contare il benessere del paziente rispetto alle decisioni familiari?
Pesaro, 11 luglio 2025 – Dopo il racconto di Cesare Bardeggia, che fra l’altro è un dipendente dell’ospedale, sulle vicissitudini del padre, malato di Parkinson, al pronto soccorso, arriva la replica del responsabile del reparto Giancarlo Titolo che dopo aver lodato lo sforzo quotidiano degli operatori sanitari, ricostruisce il percorso clinico dell’uomo. “Il paziente ha avuto un primo accesso al Pronto Soccorso di Pesaro la sera del 6 giugno, per un trauma accidentale. Dopo tutti gli accertamenti del caso, il 7 giugno, in assenza di indicazioni al ricovero, veniva dimesso a domicilio. Il successivo 13 giugno, l’utente è tornato in Pronto Soccorso per altri approfondimenti riguardanti l’evento in questione (frattura di una vertebra, ndr). 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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