Disoccupati il giorno dopo il click-day | Libertà per gli arrestati

Disoccupati e arrabbiati, i movimenti di lotta di Scampia si trovano ad affrontare un’altra prova difficile dopo il crash della piattaforma che ha tradito le loro aspettative. La loro richiesta non è solo di giustizia, ma di libertà per i compagni arrestati e di un impegno concreto affinché nessuno resti indietro. La loro voce è un grido di speranza e determinazione che non si fermerà qui.

Tempo di lettura: 2 minuti Sono tanti e sono arrabbiati. Sono i disoccupati dei Movimenti di Lotta 7 novembre e Cantiere 167 Scampia, “traditi” ieri dal crash della piattaforma, che chiedono innanzitutto libertà per i loro compagni arrestati e dopo la chiusura della vertenza con il blocco del bando fino all’inserimento a lavoro di tutti i disoccupati che hanno lottato. “La trasparenza che ci guidava ieri è la stessa che ci guida oggi mentre vi mostriamo gli screenshot della piattaforma che alle 9 risultava bloccata: il movimento di lotta dei disoccupati che è in strada da 10 anni non ha usato alcuna violenza, la violenza al massimo arriva da chi sta nelle stanze dei bottoni e non si rende conto che centinaia di famiglie non possono essere abbandonate, commenta così Eduardo Sorge portavoce del Movimento di lotta disoccupati 7 novembre. 🔗 Leggi su Anteprima24.it

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