Matteo Piantedosi e la Libia | Nessun respingimento è stato un corto circuito protocollare
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi chiarisce la vicenda legata alla Libia e all’incidente a Bengasi, respingendo ogni accusa di respingimenti e sottolineando che si è trattato di un semplice corto circuito protocollare. La tensione diplomatica si stempera in una ricostruzione ufficiale che mira a rassicurare sull’assenza di responsabilità italiane. Ma cosa rivela questa versione sulla reale situazione tra Italia e Libia?
Quello che è successo a Bengasi «è stato un corto circuito protocollare che riguardava la composizione delle delegazioni che dovevano incontrarsi. Ma non ha coinvolto l’Italia». E il respingimento non c’è stato. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al Corriere della Sera: si è trattato solamente di«un annullamento della riunione all’ultimo momento». E quando Fiorenza Sarzanini gli chiede se sta minimizzando, replica: «Al contrario, posso dire che non è un incidente da poco ed è soprattutto una occasione perduta: sarebbe stata la prima volta di una visita in Cirenaica di una delegazione guidata dalla Commissione europea. 🔗 Leggi su Open.online
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Matteo Piantedosi e la Libia: «Nessun respingimento, è stato un corto circuito protocollare»; Piantedosi: «A Bengasi un incidente diplomatico, ma l'Italia non è coinvolta. Tornerò per rinsaldare la nostra collaborazione»; Sulle Alpi è caccia al migrante.
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