Il post esemplare di Lipperini e Gheno sul dibattito cancellato al Monk

Una vicenda che lascia l’amaro in bocca, ma anche una preziosa lezione sulla libertà di espressione. Il dibattito cancellato al Monk, un circolo romano, è diventato simbolo delle derive censorie di una cultura woke ormai fuori controllo. La reazione di Lipperini e Gheno, con il loro post esemplare, ci ricorda che la voce critica e il confronto sono sempre la vera forza contro l’oscurantismo. Perché, alla fine, il dialogo resta l’unico strumento per crescere davvero.

Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, per fortuna ha una morale rincuorante. In breve: un circolo culturale romano, il Monk, ha annullato all’ultimo momento un dibattito sull’antisessismo previsto per il 9 luglio. Le ragioni per cui lo ha fatto, esposte su Instagram in un comunicato cosparso di schwa come di ciuffi di prezzemolo, sono un distillato di quella cultura woke che – lo sanno anche i bambini – non esiste: a seguito di “segnalazioni” sui curriculum dei relatori, non tutti ideologicamente graditi, il circolo ha voluto ribadire che è “schierato dalla parte delle soggettività marginalizzate” e si è scusato se l’iniziativa “ha potuto turbare” chi finora si era sentito “al sicuro” al Monk. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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