Sono stalker ma non imputabili La loro storia era finita anche alla Rai centinaia di pacchi a un camionista

Una comunità di Badia Prataglia può finalmente tirare un sospiro di sollievo: dopo oltre trent'anni di episodi incredibili e vessazioni, si è arrivata a una svolta decisiva nella vicenda delle due donne che hanno turbato il paese e coinvolto un autotrasportatore con centinaia di molestie. La giustizia ha fatto il suo corso, portando chiarezza e speranza per un futuro più sereno.

BADIA PRATAGLIA Una comunità che tira un sospiro di sollievo. E’ quella di Badia Prataglia, che dopo oltre trent’anni di episodi al limite dell’incredibile, è arrivata la svolta definitiva nella vicenda delle due donne, madre e figlia, che hanno vessato gli abitanti del paese e, negli ultimi tempi prima della loro presa in custodia, l’autotrasportatore Paolo Zignani di Cesena, destinatario di oltre 800 episodi di molestie e servizi non richiesti. Le due donne, che a febbraio erano state ricoverate in psichiatria al San Donato su disposizione del sindaco di Poppi Federico Lorenzoni tramite un accertamento sanitario obbligatorio, sono state dichiarate non imputabili per incapacità di intendere e di volere. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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sono stalker imputabili storiaSono stalker ma non imputabili. La loro storia era finita anche alla Rai centinaia di pacchi a un camionista - di Borello, in Romagna, da mesi vittima di atti persecutori compiuti nei suoi confronti da due donne, madre e figlia, originarie del Casentino. Riporta lanazione.it

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