Politica e crimine informatico | capitano tutte a noi e non solo
La politica e il crimine informatico sono ormai all'ordine del giorno, coinvolgendo anche figure di spicco come Carla Zambelli. Negli ultimi mesi, casi come Equalize e Paragon hanno dimostrato quanto i sistemi di sicurezza siano vulnerabili e quanto il confine tra potere e criminalità digitale sia sempre più sottile. È giunto il momento di riflettere seriamente sulla nostra difesa digitale, perché la sicurezza di tutti dipende dalla nostra capacità di agire.
Negli ultimi mesi abbiamo avuto il caso Equalize, agenzia investigativa che sembrava scorrazzare liberamente dentro i sistemi dei nostri ministeri, poi abbiamo avuto Paragon, spyware di Stato utilizzato non si sa bene da chi per spiare alcuni giornalisti, oggi siamo alle prese con la questione Carla Zambelli. Forse non tutti la conoscono, ma questa parlamentare è stata riconosciuta colpevole di aver orchestrato nel 2023 un attacco informatico. Fatto per il quale è stata condannata a dieci anni di reclusione. Quale è la particolarità? La Zambelli è sì una deputata, ma del parlamento brasiliano, e proprio in Brasile è stata condannata per avere assoldato il criminale informatico Walter Delgatti Neto al quale avrebbe dato direttive per manipolare i registri del Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ) introducendo documenti falsi per screditare alcuni magistrati. 🔗 Leggi su Panorama.it
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Politica e crimine informatico: capitano tutte a noi e non solo - Negli ultimi mesi abbiamo avuto il caso Equalize, agenzia investigativa che sembrava scorrazzare liberamente dentro i sistemi dei nostri ministeri, poi abbiamo avuto Paragon, spyware di Stato utilizza ... Segnala panorama.it
Crimine informatico una piaga in crescita - Avvenire.it - In pratica il crimine informatico costerebbe a ogni essere umano (neonati e centenari inclusi e compresi anche i tanti che non sono connessi a Internet) circa 500 dollari a testa all'anno. avvenire.it scrive