Abetito ha ricordato l’artigliere Domenico Orazi
Nel suggestivo paesaggio di Montegallo, il ricordo di Domenico Orazi, l’artigliere che incontrò Papa Giovanni XXIII e divenne simbolo di sacrificio e dedizione, rivive grazie alle parole del diacono Luca Antonini e dello storico Giuliano Gighi. In quel piccolo cimitero di Abetito, si rinnova il valore di un giovane che ha dato tutto per un ideale più grande, incarnando i principi di onore e dovere che ancora ispirano le generazioni future. Un ricordo che continua a vivere, portando con sé un messaggio di coraggio e legalità.
Nel piccolo cimitero di Abetito di Montegallo il diacono Luca Antonini e lo storico Giuliano Gighi hanno ricordato la nascita di Domenico Orazi, l’artigliere che conobbe Papa Giovanni XXIII, Santo Patrono dell’Esercito Italiano. Montegallo, con la figura di Domenico Orazi ricorda il sacrificio della vita di un giovane per un ideale più ampio, spesso legato a concetti di onore, dovere e difesa del territorio. Orazi morì di broncopolmonite tra le speranze del papa buono, che pregava per la sua guarigione. Menicuccio, come lo chiamavano ad Abetito, a soli 19 anni, ebbe l’occasione di conoscere l’allora cappellano dell’esercito don Angelo Roncalli. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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