Difesa | aumento spesa farà pressioni su finanze pubbliche ma senza shock
L’accordo tra i paesi europei membri della NATO di aumentare la spesa militare al 3,5% del PIL rappresenta un passo strategico ma complesso. Se attuato senza adeguate misure di compensazione, potrebbe gravare pesantemente sulle finanze pubbliche, incrementando il debito di circa 2.000 miliardi di dollari entro il 2035, secondo S&P Global Ratings. Tuttavia, si prevede che, con un’attenta pianificazione, gli effetti potrebbero essere mitigati.
L’accordo tra i paesi europei membri della NATO di spendere il 3,5% del PIL per la difesa potrebbe, se pienamente attuato senza misure di compensazione, peggiorare la situazione delle finanze pubbliche, aggiungendo circa 2.000 miliardi di dollari al debito pubblico entro il 2035. E’ quanto evidenziato da un rapporto di S&P Global Ratings, che calcola l’impatto degli impegni assunti all’ultimo vertice. L’agenzia si attende, tuttavia, che i bilanci della difesa cresceranno in modo disomogeneo, che molti paesi avranno difficoltà a raggiungere l’obiettivo NATO del 3,5% del PIL nel breve termine e che i conseguenti aumenti del debito difficilmente provocheranno ripercussioni immediate sui mercati finanziari o conseguenze sulla qualità del credito sovrano. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
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