Strategia del terrore atto secondo? Sembrerebbe di no ma la prudenza non è mai troppa
La strategia del terrore, atto secondo, sembra ormai una realtà sottile ma persistente. L'esplosione di un deposito di carburanti a Roma riaccende i timori e ricorda episodi passati che hanno segnato un'epoca, alimentando sospetti su reti clandestine e messaggi inquietanti. La prudenza non è mai troppa in un contesto così fragile, dove dietro ogni evento si cela forse un disegno più grande. È il momento di approfondire e restare vigili.
L’ esplosione di un deposito di carburanti a Roma, quasi certamente avrà fatto ritornare alla mente di molti, se non di tutti, incidenti del genere che diedero il via a fenomeni negativi, che diventarono sempre più frequenti. La matrice era quasi sempre riconducibile a un direttorio internazionale delle varie sinistre sui generis, che le corredavano ogni volta con proclami deliranti dagli stessi contenuti Essi li diffondevano con i mezzi di contatto più strampalati, facendosi prima notare per poi ritornare nel nulla da cui erano riusciti a venir fuori. Talvolta anche a ritornarvi, se non erano sinistri quegli show che prevedevano giá dalla ideazione che gli autori ci avrebbero rimesso la vita. 🔗 Leggi su Ildenaro.it
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