Gelmini e il fine vita | Giusto aiutare chi soffre ma il suicidio non è un diritto

Gelmini e il dibattito sul fine vita riaccendono la riflessione tra diritti e valori fondamentali. Mentre si cerca un equilibrio tra l’aiuto a chi soffre e la tutela della vita, il nuovo ddl del governo si impegna a rispettare le indicazioni della Consulta senza sfociare in un diritto al suicidio. Ma cosa comporterà questa normativa per il nostro senso di giustizia e umanità? La risposta si trova nel cuore di un dibattito cruciale.

Roma, 4 luglio 2025 – "Tenere insieme le indicazioni della Consulta e il valore sacro e inviolabile della vita". È l’obiettivo, non facile, su cui vigila Noi Moderati, con la senatrice Mariastella Gelmini da tempo impegnata sul dossier. Gelmini, il ddl appena presentato dal governo va in questa direzione. Soddisfatti? "La Corte Costituzionale invitava da tempo il Parlamento a colmare questo vuoto normativo. Noi Moderati, con Maurizio Lupi, ha dato un contributo presentando un disegno di legge coerente con le indicazioni della Consulta, ma anche con i nostri valori che ritengono la vita sacra e indisponibile. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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Fine vita, Gelmini: “Bene l’Abruzzo, no legislazione Arlecchino” - In un panorama politico spesso frammentato, la posizione di Mariastella Gelmini sul fine vita segna una svolta importante: il consiglio regionale dell’Abruzzo si rifiuta di legiferare su un tema di competenza nazionale, affidando la questione al Parlamento.

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Gelmini e il fine vita: Giusto aiutare chi soffre, ma il suicidio non è un diritto; Ddl sul fine vita, adottato il testo che approderà in Senato. Contraria l’opposizione: i punti deboli.

Gelmini e il fine vita: "Giusto aiutare chi soffre, ma il suicidio non è un diritto" - Roma, 4 luglio 2025 – "Tenere insieme le indicazioni della Consulta e il valore sacro e inviolabile della vita". Lo riporta quotidiano.net

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