Disturbi al Gps si torna ai sistemi terrestri
In un mondo sempre più interconnesso, i disturbi al GPS stanno spingendo le forze a tornare ai sistemi terrestri, rischiando di compromettere operazioni cruciali. La caccia alle stazioni radio russe responsabili di jamming si intensifica, evidenziando la fragilità delle reti satellitari, fondamentali in conflitti come quello russo-ucraino e israelo-palestinese. La sfida si sposta su più fronti, tra tecnologie e geopolitica, sottolineando quanto la guerra moderna sia anche una corsa di segnali e controsegnali.
Tutti in cerca delle stazioni radio russe che disturbano i segnali del sistema di navigazione satellitare Gps, le cui trasmissioni sono fondamentali per le azioni belliche, in questo caso relative alle crisi russo-ucraina e israelo-palestinese. Il jamming, così si chiama, non è una novità: la Comunità europea lo subisce sulla costellazione Galileo ed anche la Nato fa la medesima cosa contrastando i segnali delle costellazioni russa (Glonass) e cinese (Beidu). La notizia però è che ricercatori polacchi hanno raccolto informazioni dettagliate sulle operazioni di jamming della Russia nel Mar Baltico, una “misteriosa” seccatura per aviatori e marinai, soprattutto civili, iniziata quando la Russia ha attaccato l’Ucraina. 🔗 Leggi su Panorama.it
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Disturbi al Gps, si torna ai sistemi terrestri; Ecco da dove arrivano le interferenze radio nel Mar Baltico; Satelliti, azioni di disturbo per i sistemi di navigazione.
Disturbi al Gps, si torna ai sistemi terrestri - È caccia alle stazioni russe che oscurano i segnali satellitari per la navigazione, dai caccia alle navi, dagli aerei commerciali fino ai telefonini. Si legge su panorama.it