Corigliano-Rossano i dubbi dopo la fusione dei due comuni e l’ombra della ‘ndrangheta sulla terza città della Calabria
Corigliano Rossano, la più grande città della provincia di Cosenza, nasce dall’unione di due comuni e si proietta nel futuro con entusiasmo e sfide. Con circa 70mila abitanti e un sindaco forte di due mandati, la città rappresenta un esempio di rinascita e speranza. Tuttavia, l’ombra della ‘ndrangheta continua a gettare un velo di inquietudine sulla sua crescita. La domanda è: potrà Co-Ro superare queste ombre e affermarsi come simbolo di legalità e progresso?
C’è una città in Calabria che ha sperimentato la fusione di due comuni, Corigliano e Rossano, diventando la più grande della provincia di Cosenza, più del capoluogo. Oggi si chiama Co-Ro. Circa 70mila abitanti con un sindaco, Flavio Stasi, eletto il 2019 e rieletto cinque anni dopo. Ma sulla città aleggia l’ombra della pervasività della ‘ndrangheta, e il Comune, dopo sei anni, mostra le sue falle. C origliano-Rossano e l’ombra della ‘ndrangheta. Le due città si sono fuse con l’approvazione dell’atto da parte dei rispettivi consigli comunali e con un referendun confermativo. Da sei anni è sindaco Flavio Stasi, che è di centrosinistra ma non ha una collocazione precisa. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it
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Il sindaco Flavio Stasi: «A nome di tutta la città di Corigliano-Rossano espirimo le più sincere felicitazioni per questo nuovo incarico. Che il suo nuovo cammino di fede possa essere guidato e benedetto dal Padre San Francesco» Vai su Facebook
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