Ultimo saluto al clochard che sorrideva

Il sorriso di Piero, il clochard che trovava accoglienza tra via Altabella e via Oberdan, resterà impresso nei nostri cuori. La sua presenza discreta e il saluto amichevole riempivano quell'angolo di calore umano, un ricordo che nessuno potrà cancellare. La sua assenza lascia un vuoto, ma anche un insegnamento di umanità e speranza. Addio, caro Piero, il tuo sorriso continuerà a vivere dentro di noi.

ll suo posto era lì, in quell'angolo tra via Altabella e via Oberdan, chi passava non poteva non vederlo e lui ti salutava sempre con cordialità. Poi ci si parlava, ci si scambiava qualche parola. Da un po’ di tempo non lo vedevamo più, io e mia moglie che passavamo spesso per quella strada. Lui non stava bene ed ora non c'è più, ci ha lasciato un vuoto dentro, ma continueremo a guardare quell'angolo di strada con affetto e tenerezza. Piero Paci, Giovanna Bolelli Risponde Beppe Boni Di solito i barboni che vivono per strada sono considerati molesti, malvisti dai passanti e dai titolari dei negozi che sono attivi nei posti in cui essi abitualmente stazionano in attesa di una felicità che forse non arriverà mai, abituati alla rassegnazione. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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Ultimo saluto al clochard che sorrideva - ll suo posto era lì, in quell'angolo tra via Altabella e via Oberdan, chi passava non poteva non vederlo e lui ti salutava sempre con cordialità. Scrive msn.com

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